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TRE BUONI MOTIVI

  • La CASA PASSIVA è il risultato di un metodo di progettazione che da un lato affianca il progetto del comfort interno e del minimo consumo energetico al progetto architettonico, dall’altro mira a definire  la globalità dei dettagli di esecuzione per ottenere le prestazioni e l’economia di realizzazione. Questo è l’aspetto che ci interessa, al di là del marchio, dell’adesione ad un gruppo o a una moda.
  • L’applicazione a fondo di tutti gli aspetti della normativa richiede molte delle verifiche e attenzioni necessarie proprio per una certificazione per Case Passive.   In sostanza: è comunque indispensabile acquisirne gli strumenti. La legislazione italiana, nazionale e regionale, è piuttosto rigorosa per quanto riguarda la salubrità interna degli spazi abitabili, i limiti di trasmittanza – quindi la cura dell’involucro – e l’efficienza dell’impianto, ma è sostanzialmente disattesa, in particolare per quanto riguarda l’aspetto della salubrità.
  • Con gli strumenti che il metodo fornisce rispondiamo alle ambizioni dei nostri clienti realizzando edifici confortevoli con minima dipendenza dalle reti energetiche; vale tanto per le case quanto per i luoghi di lavoro, le scuole..

 

COS’È LA CASA PASSIVA piemonte

La casa passiva è ad oggi il massimo traguardo raggiungibile in termini di comfort interno, salubrità degli ambienti ed efficienza energetica del sistema edificio - impianto: economica / ecologica / salubre / confortevole .

La casa passiva nasce proprio come edificio economico: il costo di costruzione, di esercizio e manutenzione è il più basso confrontata con gli edifici delle classi energetiche inferiori, se valutato nel suo intero ciclo di vita. In termini di prestazioni dice quello che fa e fa quel che dice in virtù dell’affinamento del progetto; il metodo di progettazione è applicabile e utilissimo in tutte le tipologie di costruzione, proprio perché evita l’improvvisazione delle soluzioni in cantiere.

L’edificio passivo può fare a meno di un impianto di riscaldamento convenzionale: si scalda in inverno attraverso gli apporti solari e gli apporti interni (apparecchi elettrici e abitanti), la quota rimanente di calore necessaria durante i picchi di freddo invernali è talmente esigua che può essere realizzata con grandissima libertà di scelta delle fonti energetiche.

GraficoPerditespecifiche_ApportiSolari_CasaPassivaPossono infatti essere impiegati vari sistemi: da una pompa di calore a bassa potenza, alla piccola stufa a legna (statica), ad un piccolo insieme di pannelli elettrici mobili, a una resistenza elettrica inserita nell’impianto di ricambio aria..

L’impatto ambientale in termini di emissioni di CO2 di una casa passiva è così basso che si azzera con una manciata di metri quadri di fotovoltaico o solare termico.

L’esiguità dei consumi rende irrilevante l’aumento del costo dell’energia.

 

Se diamo per scontato il vantaggio in termini di efficienza proveniente dalle forti coibentazioni, la salubrità straordinaria della casa passiva proviene da tre fattori principali:

– la verifica delle temperature interne in ogni puntoTermografie dell’involucro termico (garantisce che non si formino condense superficiali con macchie e formazione di muffe). I valori di tali temperature, misurabili in opera, vengono predeterminati in progetto. La verifica, come già detto più sopra, è già prevista dalle norme italiane, ma non viene normalmente realizzata in quanto occorre una modellazione termica specialistica

– La qualità dell’aria interna, garantita dall’impianto di Ventilazione Meccanica Controllata, fondamentale accessorio per tutti gli edifici di nuova realizzazione o riqualificazione. La norma italiana infatti prevede che la casa possa ricambiare la propria aria interna in continuo, mentre ordinariamente la casa viene mantenuta chiusa, in particolare durante la stagione fredda, con la conseguenza di avere un’aria viziata e anche tossica. La qualità dell’aria è un fattore di salubrità fondamentale.

– L’omogeneità e la stabilità delle temperature interne,StudioRoatta_termoigro_ASHRAE_CasaPassiva tanto dell’aria quanto delle superfici (pareti e finestre, soffitti e pavimenti) è un altro requisito prioritario per la casa passiva e una delle qualità che realizzano il comfort interno.

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LA CERTIFICAZIONE

La progettazione di una Casa Passiva necessita dell’esperienza e dei fondamenti teorici di un progettista esperto di case passive che è l’energy manager del sistema edificio-impianto.

La Casa Passiva è il nome dato dal Dott. W. Feist fondatore del Passiv Haus Institut di Darmstadt agli edifici che rispettano i requisiti di comfort, salubrità e di fabbisogno energetico da lui fissati.

CPHD_Designer_ENGli edifici che rispettano i requisiti, calcolati secondo il protocollo di calcolo dedicato possono essere certificati come case passive secondo il PHI attraverso la consulenza di un progettista certificato di case passive.

I valori fissati dal Dott. W. Feist sono poi stati aggiornati e adattati al clima mediterraneo grazie agli studi fatti da G. Gantioler – PHI-Italia ed alla esperienza proveniente dalla comunità tecnico-scientifica italiana. Il protocollo di certificazione casa passiva viene implementato attraverso l’uso di:

– dati climatici locali appositamente calcolati;

– parametri di comfort estivo specifici per climi mediterranei;

– parametri di salubrità interna più severi imposti dalle norme italiane.

La certificazione di una casa passiva secondo il protocollo italiano gPHi deve essere istruita da un progettista-esperto  accreditato.

Sono molte le imitazioni del modello della casa passiva, ed è una buona cosa che da tante parti si tenda al contenimento dei consumi energetici ed alla qualità dell’architettura: l’Unione Europea ha affermato l’esigenza di costruire secondo questi standard con la direttiva 31/10 UE.

Qualche anno prima il noto brand CasaClima ha ampliato la sua gamma di certificazione con la CasaClima oro. Nella ricerca di un sistema di verifica adeguato a case così performanti si è dovuta appoggiare proprio al sistema di calcolo per case passive PHPP.

esempio di dati analizzati dal software al fine di ottenimento del certificato

Esempio dei parametri analizzati dal software PHPP al fine dell’ottenimento del certificato.

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CONFRONTO FRA CERTIFICAZIONI

La differenza tra una verifica per casa passiva rispetto alla certificazione energetica regionale-nazionale calcolata secondo le norme di settore è fondamentalmente riassumibile nei seguenti punti:

CASA PASSIVA

CERTIFICAZIONE ENERGETICA

Calcolo del consumoConsumo “reale” del fabbricatoConsumo “normalizzato” del fabbricato spesso impreciso ed ottimistico per edifici a basso consumo, inadatto ad indicare il fabbisogno per case a consumo quasi zero
Rispondenza a limiti di fabbisogno estivoValutati con pari severità di quelli invernaliFabbisogni estivi stimati non influenti sulla classificazione
Verifica della salubrità dei localiVerificata con calcolo ad elementi finiti 2D – 3D Non valutata (nonostante sia prevista dalle norme)
Qualità della tenuta all’aria (contro gli spifferi)Valutata e collaudata con apposito test di tenuta (n50<0,6h-1) Non valutata
Qualità dell’aria interna garantitaValutata - Necessaria la Ventilazione Meccanica Controllata con recupero di calore ad alta efficienza e dotata degli specifici filtri per l’ariaNon valutata
Rilevanza commercialeE’ l’unica certificazione energetica riconosciuta a livello globale, la sua riconoscibilità sul mercato è in continua crescitaOrmai relativa, con un indice di fiducia calante a causa della differenza che si verifica frequentemente tra valori dichiarati ed effettivi dei consumi.
Validità nel tempoÈ la certificazione di riferimento per ogni sviluppo della norma a livello Europeo e ItalianoTende ad essere superata di volta in volta dagli aggiornamenti normativi
Validità legaleNon è ad oggi riconosciutaSì - per ogni atto di compravendita/affitto

 

 

ASSOCIAZIONI E ISTITUTI DI RIFERIMENTO

 

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